Nome : Alberto Ponno

Inizio attività artistica : 1980

Specializzazione: Disegni Fotorealistici ad Aerografo

Altre Specializzazioni : Ritratti Fotorealistici

In evidenza : Ho lavorato per tutte le principali case automobilistiche italiane : Ferrari, Maserati, Alfa Romeo. Nel 1990, quando l’Alfa Romeo, correva nelle gare americane tipo Indy, disegnai, per conto della casa milanese un quadro da regalare al loro pilota a fine stagione, Roberto Guerrero. Lo stesso feci nel ’91 per Dennis Sullivan. Ho fatto l’ultimo lavoro per la Ferrari in occasione della presentazione della Enzo, nel 2004. Nel 2004 ho anche ricevuto, negli Stati Uniti, il “Vargas Haward” dalla più importante rivista di aerografia Airbrush Action. Viene assegnato solo a 5 persone nel mondo ogni anno.

Breve Storia:

Molti anni fa, quasi un secolo fa, nel 1925, un giovane gentleman driver gareggiava nelle corse in salita a bordo di una celeste Bugatti Gran Prix. Quell’uomo era mio padre. In quei giorni, a Modena, un signore, che si occupava di auto da corsa in un garage chiamato : “Garage Gatti”, modificò per lui un’Alfa Romeo RLSS . Il suo nome era Enzo Ferrari, ma non costruiva ancora macchine da corsa . Nel 1950, mio padre mi portò a vedere la prima gara di Formula 1 , la Coppa Acerbo , avevo 5 anni, il circuito era quello di Pescara. C’erano Fangio, Fagioli, e “l’Alfetta 158″. Ero ancora lì nel ’57 per vedere la battaglia tra Moss su un Vanwall e Fangio su una Maserati. Già allora, disegnavo quelle macchine, ma non mi bastava, io volevo correrci. Così nel 1967, giunsi come tecnico motorista al reparto motori sperimentali dell’Alfa Romeo, presso il leggendario “Portello” a Milano e cominciai a correre, con una GTA1300 iniezione. Il primo motore me lo fece un meccanico della squadra corse di Fangio degli anni 50, Giulio Sala, “il Saletta”, che fu anche suo copilota nella “mille miglia” del 53 sul ”Disco Volante”. Restai nel campo delle gare fino ai primi anni ’80, come preparatore di auto da turismo. Poi…….bè poi tornai al primo amore, il disegnare auto. Comprai un aerografo, lo stesso che uso ancora oggi, un “Paasche vjr”. Ho imparato ad usarlo a mano libera, non ho mai usato una maschera o stencil nella mia lunga vita di motoring artist. Dipingo utilizzando un vecchio proiettore per diapositive. Molti lo fanno, ma non lo dicono, io lo faccio ed insegno come farlo. Io non uso la matita, non faccio schizzi, non uso gomme, dipingo direttamente con il mio aerografo, quindi niente errori! Ogni linea, ogni cerchio, ogni scritta e tutti i colori (ne ho solo tre, i primari), sono realizzati direttamente sotto la proiezione. Ogni lavoro richiede moltissimo tempo, centinaia di ore, a volte migliaia.

Intervista 1a parte

Alberto ripercorre gli esordi: dal primo impiego come motorista all’amore per l’aerografo e i primi disegni. Storie appassionate e aneddoti di un giovane appassionato che si faceva strada nel momdo artistico dell’automobilismo.

Intervista 2a parte

Parlando del passato, l’Artista si emoziona quando narra nel dettaglio del suo lavoro. Alberto ripercorre, con mille divertenti aneddoti, i processi esecutivi di due dei suoi caschi più celebri qui ben illustrati.

Intervista 3a parte

In questa parte, Alberto approfondisce la sua tecnica, spiegando i dettagli più profondi che gli permettono di realizzare le sue opere. Il maestro ci parla anche dei suoi allievi e dei momenti in cui ha organizzato dei corsi privati.

Intervista 4a parte

Nel suo modo unico e personalissimo, Alberto ci porta a Montecarlo, e in diversi altri luoghi teatro dei suoi dipinti. Un viaggio emozionante nella testa di un artista davvero unico…

Intervista 5a parte

Un momento dedicato all’artista preferito: David Naylor, spagnolo, guida i treni della metropolitana ed affascina Alberto per il suo talento qui visto con gli occhi di Alberto.

Intervista 6a parte

In questo video conclusivo Alberto condivide le sue esperienze e parla ai giovani che vogliono intraprendere una carriera in questa fantastica arte. 

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